In questo articolo analizziamo chi sono i contribuenti esonerati dall’acconto Iva e le regole da seguire per il calcolo e il pagamento.
Chi deve pagare l’acconto Iva?
I contribuenti soggetti all’acconto IVA possono calcolarlo utilizzando tre metodi:
- metodo storico basato sull’IVA dovuta per lo stesso periodo dell’anno precedente
- metodo previsionale calcolato sull’importo che si prevede di dover versare per l’anno in corso
- metodo della liquidazione (o delle operazioni effettuate) si calcola sull’IVA maturata fino al 20 dicembre dell’anno in corso
Il pagamento deve essere effettuato tramite modello F24, indicando:
- codice tributo 6013 per i contribuenti mensili
- codice tributo 6035 per i contribuenti trimestrali
L’acconto non è dovuto se l’importo calcolato risulta pari o inferiore a 103,29 euro, come previsto dalla normativa fiscale.
Chi è esonerato dal pagamento dell’acconto Iva?
L’esonero può dipendere da condizioni soggettive (relative al tipo di contribuente) o oggettive (legate alla situazione fiscale).
Esclusioni soggettive
I seguenti soggetti non sono tenuti a pagare l’acconto IVA:
- contribuenti minimi ovvero titolari di partita IVA che applicano il regime dei minimi (articolo 27, comma 1, DL 98/2011)
- contribuenti forfettari ovvero titolari di partita IVA che aderiscono al regime forfettario (Legge 190/2014)
- imprese agricole in regime di esonero, secondo l’articolo 34, comma 6, DPR 633/1972
- imprese di intrattenimento che operano in regime speciale, ai sensi dell’articolo 74, comma 6, DPR 633/1972
- associazioni sportive dilettantistiche e simili in regime forfettario (Legge 398/1991)
Esclusioni oggettive
Sono esonerati dal pagamento anche i contribuenti che si trovano in queste situazioni:
- hanno iniziato l’attività nell’anno in corso
- nell’ultima liquidazione dell’anno precedente risultavano a credito
- prevedono di chiudere l’anno in corso con un saldo IVA a credito
- contribuenti mensili che entro il 30 novembre dell’anno in corso hanno cessato la loro attività
- contribuenti trimestrali che entro il 30 settembre dell’anno in corso hanno cessato la loro attività
Casi particolari: contabilità separate
I contribuenti che svolgono attività con contabilità separate devono calcolare l’acconto IVA per ogni attività separatamente. Gli importi ottenuti vanno poi sommati e versati utilizzando il codice tributo appropriato (6013 per i mensili, 6035 per i trimestrali).
Come calcolare correttamente l’acconto Iva?
La scelta del metodo di calcolo dipende dalla situazione specifica del contribuente:
- il metodo storico è più semplice ed evita errori di stima
- il metodo previsionale consente di pagare solo quanto realmente dovuto, ma richiede attenzione per evitare sanzioni in caso di errori
- il metodo della liquidazione è utile se si vuole calcolare con precisione l’IVA effettiva dovuta
Conclusioni
L’esonero dal pagamento dell’acconto IVA rappresenta una semplificazione importante per alcune categorie di contribuenti. Tuttavia, è fondamentale verificare la propria situazione fiscale per rispettare gli obblighi normativi ed evitare sanzioni.
Se hai dubbi sul calcolo dell’acconto IVA o vuoi sapere se rientri tra i soggetti esonerati, il nostro team di professionisti è a tua disposizione. Contattaci per una consulenza personalizzata e assicurati una gestione fiscale impeccabile.