La pensione anticipata con opzione donna è stata confermata anche per il 2025, proseguendo con le regole e i requisiti introdotti dalla Legge di Bilancio 2024. Questa misura, pensata per favorire l’uscita anticipata dal mondo del lavoro, si rivolge a categorie specifiche di lavoratrici che soddisfano determinati criteri anagrafici, contributivi e personali. Ecco tutto quello che c’è da sapere per accedere a questa opportunità nel 2025.
Requisiti per accedere a opzione donna nel 2025
Secondo il disegno di Legge di Bilancio attualmente in esame, le lavoratrici possono accedere a opzione donna se, entro il 31 dicembre 2024, soddisfano i seguenti requisiti:
- Età anagrafica di 61 anni, ridotta a 60 anni per chi ha un figlio e a 59 anni per chi ha due o più figli
- 35 anni di contributi versati
Questa conferma include l’aumento del requisito anagrafico introdotto nel 2024, che ha ridotto la platea delle beneficiarie rispetto agli anni precedenti.
Condizioni aggiuntive per accedere
Oltre ai requisiti di età e contributi, le lavoratrici devono rientrare in una delle seguenti categorie:
- dipendenti o licenziate da aziende con un tavolo di crisi aperto
- caregiver che assistono, da almeno 6 mesi, persone conviventi con disabilità grave certificata ai sensi della Legge 104/1992
- lavoratrici con una invalidità pari o superiore al 74%, certificata dalle commissioni competenti
Queste condizioni devono essere soddisfatte al momento della presentazione della domanda.
Finestre mobili per l’erogazione della pensione
Una volta maturati i requisiti, la decorrenza della pensione è soggetta alle cosiddette finestre mobili, ossia un periodo di attesa tra la maturazione dei requisiti e l’effettiva erogazione:
- 12 mesi per le lavoratrici dipendenti
- 18 mesi per le lavoratrici autonome
Queste finestre rappresentano un elemento da considerare per pianificare il passaggio alla pensione.
Come funziona opzione donna?
Opzione donna consente di anticipare l’età pensionabile accettando un calcolo dell’assegno pensionistico basato interamente sul sistema contributivo. Questo comporta una riduzione dell’importo della pensione rispetto al calcolo misto, ma offre maggiore flessibilità per chi desidera uscire prima dal mondo del lavoro.
Vantaggi e limiti di opzione donna
Tra i principali vantaggi di opzione donna c’è la possibilità di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro rispetto ai requisiti ordinari. È una soluzione pensata per lavoratrici che si trovano in situazioni particolari, come caregiver o dipendenti licenziate da aziende in crisi.
Tuttavia, va considerato che l’importo della pensione viene ridotto, poiché il calcolo avviene interamente con il sistema contributivo. Inoltre, l’accesso è limitato a specifiche categorie, restringendo la platea delle beneficiarie.
Come presentare la domanda
Per richiedere opzione donna, è necessario presentare la domanda all’INPS tramite:
- il portale online utilizzando SPID, CIE o CNS
- un patronato, che può offrire assistenza per la compilazione della richiesta
La domanda deve includere la documentazione che attesti il soddisfacimento dei requisiti anagrafici, contributivi e delle condizioni aggiuntive richieste (es. caregiving o invalidità).
Conclusioni
Opzione donna rimane un’importante opportunità per alcune lavoratrici di accedere alla pensione anticipata. Tuttavia, è essenziale valutare attentamente l’impatto economico derivante dal calcolo contributivo e verificare di soddisfare tutti i requisiti richiesti.
Se hai dubbi o desideri una consulenza per pianificare il tuo futuro previdenziale e accedere a opzione donna, contattaci. Siamo a tua disposizione per guidarti passo dopo passo nella gestione della tua pratica previdenziale.