L’IRPEF 2025 si conferma al centro della riforma fiscale, con un sistema a tre aliquote e tre scaglioni di reddito, ormai reso strutturale dalla Legge di Bilancio. Il nuovo assetto è stato recepito nei modelli dichiarativi 730/2025 e Redditi Persone Fisiche 2025, relativi all’anno d’imposta 2024.
La rimodulazione delle aliquote, unita alla revisione delle detrazioni per lavoro dipendente e autonomo, rappresenta un passo verso la semplificazione del sistema tributario, pur mantenendo il principio di progressività previsto dall’articolo 53 della Costituzione.
In questa guida aggiornata analizziamo nel dettaglio aliquote IRPEF, scaglioni di reddito, calcolo dell’imposta, no tax area, detrazioni e residenza fiscale, con taglio operativo e professionale.
Come funziona l’IRPEF nel 2025
L’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) è l’imposta principale del sistema tributario italiano. Si applica sul reddito complessivo annuo, calcolato come somma dei redditi appartenenti a diverse categorie (fondiari, di lavoro, d’impresa, ecc.) al netto degli oneri deducibili e con l’applicazione delle detrazioni d’imposta previste.
Dal 1° gennaio 2024, in seguito al decreto legislativo n. 216/2023, è stato introdotto in via sperimentale un sistema a tre aliquote. Con la Legge di Bilancio 2025, tale struttura è diventata definitiva.
IRPEF 2025: le aliquote e gli scaglioni
Il nuovo sistema IRPEF prevede tre scaglioni di reddito, ciascuno con una propria aliquota progressiva:
Scaglioni di reddito | Aliquota IRPEF 2025 |
---|---|
Fino a 28.000 euro | 23% |
Da 28.000,01 a 50.000 euro | 35% |
Oltre 50.000 euro | 43% |
Questa rimodulazione ha determinato l’eliminazione dello scaglione al 25%, con una riduzione dell’aliquota più bassa applicabile a una fascia più ampia di contribuenti, generando un risparmio fiscale fino a 260 euro annui.
Chi è soggetto all’IRPEF
L’IRPEF si applica ai contribuenti persone fisiche residenti e non residenti nel territorio dello Stato.
In particolare:
- i residenti fiscali in Italia sono tassati sui redditi ovunque prodotti
- i non residenti sono tassati solo sui redditi prodotti in Italia (art. 3 TUIR)
Le categorie di reddito soggette a IRPEF sono:
- redditi fondiari
- redditi di capitale
- redditi da lavoro dipendente
- redditi da lavoro autonomo
- redditi d’impresa
- redditi diversi
No tax area IRPEF 2025
Nel sistema fiscale italiano non esiste una vera e propria esenzione automatica dall’IRPEF, ma una soglia di reddito entro la quale l’imposta dovuta viene completamente azzerata grazie all’effetto delle detrazioni. È quella che comunemente viene chiamata no tax area. Per l’anno d’imposta 2024, con riferimento alla dichiarazione dei redditi 2025, la soglia è fissata a 8.500 euro per i lavoratori dipendenti e i pensionati, mentre per i lavoratori autonomi il limite è pari a 5.500 euro.
Si tratta quindi di una soglia di “imposta nulla” non prevista in termini assoluti dalla legge, ma determinata in via indiretta dal combinato tra reddito percepito e detrazioni spettanti. Al superamento di tali soglie, l’IRPEF torna a essere dovuta, calcolata secondo il sistema a scaglioni e al netto delle detrazioni spettanti per tipologia di reddito, carichi familiari e spese sostenute nel corso dell’anno.
Calcolo IRPEF 2025: schema operativo
Il calcolo dell’IRPEF per il 2025 si sviluppa attraverso un processo strutturato e sequenziale. Si parte dalla determinazione del reddito complessivo, ottenuto sommando tutte le categorie reddituali indicate nel TUIR: redditi da lavoro, redditi fondiari, di capitale, d’impresa e così via.
Dal reddito complessivo si sottraggono gli eventuali oneri deducibili, come ad esempio i contributi previdenziali, le erogazioni liberali o gli assegni periodici corrisposti al coniuge in caso di separazione legale.
Il risultato costituisce il reddito imponibile, sul quale si applicano le aliquote IRPEF per scaglioni. Il calcolo dell’imposta lorda avviene pertanto applicando progressivamente le tre aliquote del 23%, 35% e 43% a ciascuna fascia di reddito.
Successivamente si procede con il scomputo delle detrazioni spettanti: per lavoro dipendente, per carichi di famiglia, per spese sanitarie, per interessi su mutui e per tutte le altre voci agevolate. Infine, si sottraggono eventuali ritenute subite, acconti già versati e crediti d’imposta spettanti, arrivando così a determinare l’imposta netta da versare o, in caso contrario, il credito a favore del contribuente.
Detrazioni IRPEF per lavoro dipendente nel 2025
Le detrazioni per reddito da lavoro dipendente sono state aggiornate come segue:
Reddito complessivo | Detrazione spettante |
---|---|
Fino a 15.000 euro | 1.955 euro (minimo garantito 690 euro, 1.380 per contratti a TD) |
Da 15.000 a 28.000 euro | Formula decrescente (massimo 1.910 euro) |
Da 28.000 a 50.000 euro | Detrazione proporzionale decrescente |
Oltre 50.000 euro | Nessuna detrazione spettante |
Inoltre, è prevista una detrazione aggiuntiva di:
- 1.000 euro per redditi tra 20.000 e 32.000 euro
- importo decrescente fino ad azzerarsi tra 32.000 e 40.000 euro
Detrazioni IRPEF per lavoratori autonomi
Nel 2025, anche i lavoratori autonomi possono beneficiare di una detrazione strutturata secondo lo schema seguente:
Reddito complessivo | Detrazione IRPEF spetante |
---|---|
Fino a 5.500 euro | 1.265 euro |
Da 5.500 a 28.000 euro | Formula: 500 + 765 × [(28.000 – reddito) / 22.500] |
Da 28.000 a 50.000 euro | Formula: 500 × [(50.000 – reddito) / 22.000] |
Oltre 50.000 euro | Nessuna detrazione |
È inoltre prevista una ulteriore detrazione di 50 euro per redditi tra 11.000 e 17.000 euro.
Trattamento integrativo e detrazione aggiuntiva
Resta confermato anche per il 2025 il trattamento integrativo fino a 1.200 euro annui, per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro (estendibile fino a 28.000 euro in presenza di determinate detrazioni).
È inoltre previsto un beneficio non imponibile calcolato percentualmente, per redditi fino a 20.000 euro, applicabile in misura:
- 7,1% fino a 8.500 euro
- 5,3% tra 8.500 e 15.000 euro
- 4,8% tra 15.000 e 20.000 euro
Aliquota media e aliquota marginale: definizione e utilizzo
Nel valutare il carico fiscale complessivo e l’incidenza dell’IRPEF, è utile distinguere tra aliquota media e aliquota marginale, due concetti fondamentali in ottica di pianificazione.
L’aliquota media rappresenta il rapporto tra l’imposta netta effettivamente dovuta e il reddito complessivo. Si tratta di un indicatore utile per comprendere quanto, in percentuale, incide l’IRPEF sull’intero reddito dichiarato. È sempre inferiore all’aliquota più alta applicata, poiché il sistema è progressivo: le aliquote si applicano per scaglioni e non sull’intero reddito.
L’aliquota marginale, invece, è quella applicata sull’ultima fascia di reddito. In termini pratici, è l’aliquota con cui verrebbe tassato un euro in più di reddito. Questo valore è fondamentale per valutare l’effetto fiscale di un aumento di reddito, di una nuova entrata o di un eventuale cambiamento contrattuale. Per esempio, se un contribuente ha un reddito di 45.000 euro, l’aliquota marginale sarà del 35%, anche se l’aliquota media sarà inferiore.
Regime ordinario o forfettario: valutazioni di convenienza
Le modifiche IRPEF impattano anche sulla scelta tra regime forfettario e ordinario per le partite IVA.
Nel regime forfettario:
- non si possono utilizzare detrazioni IRPEF
- si applica un’imposta sostitutiva del 15% (ridotta al 5% per i nuovi soggetti)
- si accede alla riduzione dei contributi INPS del 35%
- si beneficia di semplificazioni contabili
Tuttavia, per chi ha molte spese detraibili, può risultare più vantaggioso il regime ordinario IRPEF.
Una valutazione personalizzata è essenziale per scegliere il regime più efficiente.
Conclusioni
L’IRPEF 2025, con tre aliquote e un nuovo assetto delle detrazioni, rappresenta una delle riforme più significative degli ultimi anni. Il sistema punta a essere più semplice e lineare, ma richiede una lettura attenta delle regole e delle variabili personali, familiari e professionali.
Affidarsi a un commercialista qualificato consente non solo di evitare errori in fase dichiarativa, ma anche di pianificare al meglio la propria strategia fiscale, ottimizzando detrazioni, crediti e imposta dovuta.