Il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche è un adempimento che coinvolge migliaia di professionisti e imprese, in particolare coloro che operano in regime forfettario o emettono fatture non soggette a IVA.
Grazie all’introduzione del modello F24 precompilato online, l’Agenzia delle Entrate ha semplificato le modalità di pagamento, offrendo uno strumento automatico e integrato nel portale Fatture e Corrispettivi.
Vediamo nel dettaglio come funziona il servizio, in quali casi si applica il bollo sulle fatture elettroniche, le scadenze aggiornate e le modalità operative da seguire.
Quando si applica l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche
L’imposta di bollo di 2 euro si applica a ogni fattura elettronica emessa senza applicazione dell’IVA, di importo superiore a 77,47 euro. Le principali casistiche riguardano:
- operazioni escluse o fuori campo IVA ai sensi degli articoli 2 e 15 del DPR 633/1972
- prestazioni esenti da IVA
- fatture emesse da contribuenti in regime forfettario.
In questi casi è obbligatorio riportare in fattura la dicitura: “Imposta di bollo assolta ai sensi del D.M. 17 giugno 2014”, selezionando l’opzione corrispondente nel proprio software di fatturazione elettronica.
Bollo fatture elettroniche: come funziona il modello F24 precompilato online
Il pagamento dell’imposta di bollo può essere effettuato in modo semplice tramite il modello F24 precompilato. Il sistema dell’Agenzia delle Entrate rileva in automatico, attraverso il Sistema di Interscambio (SdI), tutte le fatture elettroniche soggette a bollo e genera un F24 con l’importo dovuto.
Accesso al servizio:
- collegarsi al portale Fatture e Corrispettivi
- accedere con SPID, CIE o CNS
- selezionare la voce “Consultazione – Imposta di bollo su fatture elettroniche”
- indicare l’utenza di lavoro (me stesso, incaricato, delega diretta, intermediario non delegato)
- entrare nella sezione “Fatture elettroniche e altri dati IVA” e cliccare su “Pagamento imposta di bollo”.
Il sistema mostra l’elenco delle fatture rilevate, calcola l’importo (moltiplicando il numero delle fatture soggette per 2 euro) e genera il modello F24 precompilato. L’unico campo modificabile è il numero delle fatture, in caso di errori da parte del sistema.
È possibile:
- stampare il modello per il pagamento in banca o presso intermediari abilitati
- pagare online tramite addebito diretto in conto corrente.
Al termine dell’operazione, l’utente può scaricare:
- l’attestazione di prenotazione del pagamento
- l’attestazione di avvenuto pagamento, se l’operazione è andata a buon fine
Scadenze imposta di bollo 2025: calendario aggiornato
Il pagamento dell’imposta di bollo segue una cadenza trimestrale, ma in base alle modifiche introdotte dal Decreto Semplificazioni 2022, è possibile posticipare il versamento se l’importo complessivo dovuto per i primi due trimestri non supera i 5.000 euro.
Periodo di riferimento | Scadenza versamento |
---|---|
I trimestre 2025 con totale superiore a 5.000€ | 31 Maggio 2025 |
I trimestre 2025 con totale pari o inferiore a 5.000€ | 30 Settembre 2025 |
II trimestre 2024 | 30 Settembre 2025 |
I + II trimestre 2025 con totale ≤ 5.000€ | 2 Dicembre 2025 |
III trimestre 2025 | 2 Dicembre 2025 |
IV trimestre 2025 | 28 febbraio 2026 |
Nota: se la scadenza cade in un giorno festivo, il termine è automaticamente prorogato al primo giorno lavorativo utile.
Codici tributo da utilizzare nel modello F24
Nel modello F24 precompilato, l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche va versata utilizzando i seguenti codici tributo:
- 2521: I trimestre
- 2522: II trimestre
- 2523: III trimestre
- 2524: IV trimestre
Marca da bollo digitale da 16 euro: il servizio @e.bollo
Oltre all’imposta di bollo da 2 euro sulle fatture elettroniche, esiste anche la marca da bollo digitale da 16 euro, prevista per gli atti e le istanze rivolti alla Pubblica Amministrazione (come richieste di contributi, autorizzazioni o certificati).
L’acquisto della marca da bollo digitale può essere effettuato online tramite il servizio @e.bollo dell’Agenzia delle Entrate, integrato con il sistema PagoPA. Il pagamento può avvenire con carta di debito, credito o conto corrente, attraverso i prestatori di servizi di pagamento (PSP) convenzionati.
Il servizio è attualmente disponibile solo per le PA che offrono portali interattivi e hanno aderito al sistema dei pagamenti elettronici. In futuro sarà esteso anche ad altri canali (come PEC e app).
Conclusioni
Il modello F24 precompilato per il pagamento dell’imposta di bollo rappresenta una soluzione concreta per semplificare l’adempimento, ridurre il margine di errore e gestire in modo automatizzato le scadenze trimestrali. Allo stesso tempo, l’introduzione della marca da bollo digitale supporta il processo di digitalizzazione degli atti amministrativi, migliorando l’efficienza del rapporto tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.
Per una gestione corretta dell’imposta di bollo o per l’organizzazione puntuale delle tue scadenze fiscali, puoi contare su un supporto professionale dedicato.
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