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Isee 2025 esclusi titoli di Stato e buoni postali

Con l’introduzione della Legge di Bilancio 2024 (n. 213 del 30 dicembre 2023), si prospetta un’importante modifica al calcolo dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). La novità riguarda l’esclusione dal patrimonio mobiliare di titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale fino a un importo massimo di 50.000 euro. Questa modifica, che punta a incentivare il risparmio attraverso strumenti garantiti dallo Stato, potrebbe avere un impatto significativo sulle famiglie e sul sistema delle agevolazioni sociali.

Argomenti del post

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  • Novità normative: cosa cambia con la Legge di Bilancio 2024?
  • Quando entrerà in vigore la modifica?
  • Benefici e vantaggi per le famiglie
  • Criticità e dubbi applicativi
  • Considerazioni finali

Novità normative: cosa cambia con la Legge di Bilancio 2024?

La normativa attuale impone che, nella dichiarazione ISEE, vengano dichiarati tutti i rapporti finanziari detenuti dai membri del nucleo familiare, inclusi titoli di Stato, buoni postali e libretti di risparmio. Con la nuova legge, dal 2025, questi strumenti saranno esclusi dal patrimonio mobiliare fino a 50.000 euro per nucleo familiare.

Titoli esclusi dal calcolo dell’ISEE:

  • Buoni ordinari del Tesoro (BOT)
  • Buoni del Tesoro poliennali (BTP)
  • Certificati del Tesoro zero-coupon (CTZ)
  • Certificati di credito del Tesoro (CCT)
  • Buoni fruttiferi postali
  • Libretti di risparmio postale

Questa misura mira a incentivare l’acquisto di strumenti finanziari sicuri e a sostenere la raccolta di risorse per il bilancio statale.

Quando entrerà in vigore la modifica?

Secondo quanto comunicato dall’INPS nel messaggio n. 165 del 12 gennaio 2024, la disposizione non è ancora in vigore, essendo subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento ISEE (DPCM n. 159 del 2013).

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha già predisposto uno schema di decreto, che ha ottenuto il parere favorevole del Garante Privacy, della Conferenza Stato-Regioni e del Consiglio di Stato. Il decreto è stato presentato alla Camera e, una volta approvato, sarà necessario aggiornare il modello di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e definire le istruzioni operative.

L’entrata in vigore è attesa per il 2025, salvo eventuali ritardi.

Benefici e vantaggi per le famiglie

La modifica normativa potrebbe portare diversi vantaggi per i nuclei familiari.

L’esclusione di questi strumenti dal calcolo del patrimonio mobiliare ridurrà il valore dell’ISEE per molte famiglie. Questo permetterà a un numero maggiore di nuclei di accedere a prestazioni agevolate, tra cui:

  • bonus sociali per luce e gas
  • assegno unico per i figli
  • bonus asilo nido e altre agevolazioni

Una simulazione condotta da CAF Acli per il Sole 24 Ore stima che una famiglia con 79.000 euro di patrimonio mobiliare potrebbe vedere una riduzione dell’ISEE di circa 2.000 euro (-8,6%) se 25.000 euro sono investiti in titoli di Stato. Con 50.000 euro investiti, la riduzione potrebbe arrivare a 4.000 euro (-17,2%).

L’esclusione dal calcolo dell’ISEE rende più attraenti gli investimenti in titoli di Stato e strumenti garantiti dallo Stato, incentivando i risparmiatori a scegliere strumenti sicuri e stabili. Inoltre, famiglie che precedentemente superavano le soglie ISEE per alcune agevolazioni potrebbero ora rientrarvi, ampliando il bacino di beneficiari.

Criticità e dubbi applicativi

Nonostante i potenziali vantaggi, la misura presenta alcune criticità. Escludere titoli di Stato e buoni postali dal calcolo potrebbe avvantaggiare nuclei familiari con patrimoni significativi investiti in questi strumenti, mettendoli sullo stesso piano di famiglie con una reale situazione economica precaria.

La relazione tecnica allegata al decreto stima un incremento della spesa pubblica di circa 44 milioni di euro all’anno, dovuto al maggior numero di famiglie che accederanno alle agevolazioni. In ogni caso fino all’emanazione del decreto definitivo e delle istruzioni operative da parte dell’INPS, permane incertezza sull’applicazione pratica della misura, con il rischio di ritardi o incomprensioni tra i contribuenti.

Considerazioni finali

L’esclusione di titoli di Stato e buoni postali dal calcolo dell’ISEE rappresenta una modifica importante che potrebbe avere un impatto positivo per molte famiglie, consentendo loro di accedere a prestazioni sociali finora precluse. Tuttavia, è fondamentale considerare le implicazioni economiche e sociali di questa misura, oltre ai possibili effetti sui conti pubblici.

Per prepararsi al meglio e ottimizzare la propria situazione patrimoniale, è consigliabile affidarsi a un consulente fiscale esperto, in grado di fornire supporto nella compilazione della DSU e nell’analisi delle opportunità derivanti da questa modifica normativa. Monitorare gli sviluppi legislativi e le istruzioni dell’INPS sarà essenziale per sfruttare appieno i benefici di questa novità.

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