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Regole di accesso ed esclusione per il regime forfettario 2025

Il regime forfettario è un’opzione fiscale vantaggiosa per i titolari di partita Iva, grazie alla sua semplicità gestionale e alla tassazione agevolata. Con l’arrivo del 2025, è importante conoscere le regole di accesso, le cause di esclusione e le novità previste per pianificare al meglio la propria gestione fiscale.

Argomenti del post

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  • Chi può accedere al regime forfettario nel 2025
  • Cause di esclusione dal regime forfettario
  • Cessazione del regime forfettario
  • Come funziona la tassazione nel regime forfettario
  • Regime IVA e semplificazioni amministrative
  • Novità del regime forfettario per il 2025
  • Conclusioni

Chi può accedere al regime forfettario nel 2025

Il regime forfettario è riservato alle persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, arte o professione. Per accedere al regime nel 2025, è necessario rispettare i seguenti requisiti:

  • nell’anno precedente, i ricavi o compensi percepiti non devono superare 85.000 euro. Questo limite, introdotto dalla Legge di Bilancio 2023, si applica sommando i ricavi di tutte le attività, anche se esercitate con codici ateco diversi
  • il totale delle spese sostenute per lavoro accessorio, dipendente o collaborazioni non deve superare i 20.000 euro lordi annui
  • chi avvia una nuova attività può accedere al regime comunicando nella dichiarazione Iva la presunzione di rispettare i requisiti richiesti.

Cause di esclusione dal regime forfettario

Non possono accedere o permanere nel regime forfettario i seguenti soggetti:

  • chi si avvale di regimi speciali IVA o di regimi forfettari di determinazione del reddito, come coloro che effettuano cessioni di fabbricati o mezzi di trasporto nuovi
  • non residenti, salvo i residenti in Paesi UE o SEE che garantiscono adeguati scambi di informazioni e producono in Italia almeno il 75% del reddito complessivo
  • chi opera prevalentemente per l’ex datore di lavoro nei due anni precedenti, salvo attività nuove dopo periodi di pratica obbligatoria
  • soggetti con redditi di lavoro dipendente superiori a 30.000 euro nell’anno precedente, salvo cessazione del rapporto di lavoro nello stesso anno
  • partecipanti a società, associazioni o SRL che svolgono attività economiche riconducibili a quella individuale

Cessazione del regime forfettario

Il regime forfettario cessa di essere applicabile:

  • dall’anno successivo se vengono meno i requisiti di accesso o si verifica una causa di esclusione
  • dallo stesso anno se i ricavi superano 100.000 euro, con obbligo immediato di applicare l’IVA sulle operazioni eccedenti

Come funziona la tassazione nel regime forfettario

Il regime forfettario prevede una tassazione sostitutiva dell’IRPEF con aliquote agevolate:

  • 15% sul reddito imponibile, calcolato applicando il coefficiente di redditività al totale dei ricavi o compensi percepiti
  • 5% per i primi cinque anni per le nuove attività, se rispettano specifici requisiti:
    • non avere esercitato attività simili nei tre anni precedenti
    • l’attività non deve essere una prosecuzione di lavoro subordinato (salvo pratiche obbligatorie)

Il reddito imponibile è determinato applicando il coefficiente di redditività (differente a seconda del codice ateco) ai ricavi e deducendo i contributi previdenziali obbligatori.

Facciamo un esempio di calcolo.

Ricavi: 50.000 euro (settore ristorazione, coefficiente di redditività 40%)

Reddito imponibile: 50.000€ x 40% = 20.000€.
Contributi previdenziali: 5.000 euro.
Reddito netto: 20.000€ – 5.000€ = 15.000€.
Imposta sostitutiva al 15%: 15.000€ x 15% = 2.250€

Regime IVA e semplificazioni amministrative

L’adozione del regime forfettario comporta vantaggi anche sul piano IVA e amministrativo:

  • i contribuenti non addebitano l’Iva sulle fatture emesse e non detrattono l’Iva sugli acquisti
  • non è necessario presentare la dichiarazione annuale IVA, né tenere registri contabili
  • dal 1° gennaio 2024, tutti i contribuenti forfettari devono emettere fattura elettronica, indipendentemente dal volume d’affari

Novità del regime forfettario per il 2025

Per il 2025 sono in discussione alcune modifiche normative, tra cui:

  • aumento del limite dei ricavi a 100.000 euro, per estendere la platea di beneficiari
  • maggior controllo sui requisiti, con verifiche mirate per evitare abusi

Inoltre, la Circolare n. 32/2023 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il reddito imponibile del regime forfettario rileva anche ai fini di deduzioni, detrazioni e benefici fiscali o non fiscali.

Conclusioni

Il regime forfettario resta una soluzione ideale per professionisti e imprenditori con partita IVA, offrendo vantaggi fiscali e amministrativi significativi. Tuttavia, è fondamentale rispettare i requisiti e monitorare eventuali modifiche normative per il 2025. Per una gestione ottimale della tua attività, affidati a un commercialista esperto che possa guidarti nella scelta del regime fiscale più vantaggioso e conforme alla normativa vigente.

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