La legge di bilancio 2025 introduce importanti novità per il sostegno alle madri lavoratrici, con l’estensione della decontribuzione mamme 2025 anche alle lavoratrici autonome. Questo provvedimento, tanto atteso, mira a dare un aiuto concreto alle madri che esercitano attività in proprio, equiparando i vantaggi già disponibili per le lavoratrici dipendenti.
Le novità della decontribuzione mamme 2025
Il Governo ha recentemente approvato la legge di bilancio 2025, che include numerose misure di sostegno alla famiglia. Sebbene il testo ufficiale sia ancora provvisorio, da anticipazioni emerge che, tra i capitoli più rilevanti, figurano misure a favore delle madri lavoratrici.
Oltre alla decontribuzione mamme 2025, si segnalano il bonus nascita da 1.000 euro, l’ampliamento del bonus asilo nido e l’estensione dell’indennità di maternità maggiorata all’80% per un periodo di tre mesi.
Uno degli interventi più significativi è proprio l’estensione della decontribuzione per le lavoratrici madri anche alle autonome con partita IVA, misura che era già stata introdotta nel 2024 per le lavoratrici dipendenti con almeno due figli.
Decontribuzione mamme: il regime in vigore dal 2024 al 2026
La decontribuzione per le madri lavoratrici è stata originariamente prevista dalla legge di bilancio 2023, con validità per il periodo 2024-2026. Secondo questa normativa, le madri con tre o più figli e un contratto a tempo indeterminato (anche part-time) possono ottenere un esonero del 100% dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico. Questo esonero è valido fino al compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, con un tetto massimo di 3.000 euro annui.
Solo per il 2024, lo sgravio contributivo è stato esteso anche alle madri con due figli, per le quali la misura è applicabile fino al 10° anno di età del figlio più giovane. Il provvedimento non include i rapporti di lavoro domestico, e la proroga per il 2025 rappresenta un ulteriore passo verso il sostegno delle famiglie italiane.
Estensione della decontribuzione
Una delle grandi novità introdotte dalla decontribuzione mamme 2025 è l’estensione dello sgravio contributivo anche alle lavoratrici autonome con partita IVA. Questa iniziativa, confermata dal Ministero dell’Economia, prevede la destinazione di fondi specifici per coprire i costi, e rappresenta un notevole sostegno per le lavoratrici autonome, che da anni richiedevano misure simili a quelle riservate alle dipendenti.
Nel 2024, la decontribuzione per le madri dipendenti ha già beneficiato circa 570.000 lavoratrici. Ora, con la proroga e l’estensione alle autonome, il Governo punta a favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia, offrendo un aiuto concreto per contrastare le difficoltà economiche legate all’inflazione e sostenere le famiglie con figli.