La scadenza per l’invio della Certificazione Unica 2025 è imminente. Entro il 17 marzo 2025, i sostituti d’imposta devono trasmettere il modello all’Agenzia delle Entrate e consegnarlo ai percettori di redditi, evitando così sanzioni.
Con il Provvedimento n. 9454 del 15 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il modello ufficiale e le istruzioni per la certificazione dei redditi 2024. È stata inoltre resa disponibile la versione in lingua tedesca, con il modello sintetico e le linee guida per la compilazione.
Chi deve inviare la CU 2025?
L’obbligo riguarda tutti i soggetti che nel 2024 hanno corrisposto redditi soggetti a ritenuta d’acconto, tra cui datori di lavoro, committenti ed enti pensionistici. La certificazione deve essere trasmessa anche da chi ha versato contributi previdenziali, assistenziali o premi INAIL, comprese le Pubbliche Amministrazioni che hanno erogato somme non soggette a ritenuta ma assoggettate alla contribuzione INPS.
Scadenze e modalità di trasmissione
Il termine per la trasmissione telematica è il 17 marzo 2025, prorogato di un giorno poiché il 16 marzo cade di domenica. Entro questa data devono essere inviate le certificazioni relative a redditi di lavoro dipendente, lavoro autonomo occasionale e redditi diversi.
Per i redditi di lavoro autonomo derivanti dall’esercizio di arte o professione abituale, il termine è il 31 marzo 2025. Le certificazioni contenenti solo redditi esenti o non dichiarabili nella precompilata devono essere trasmesse entro il 31 ottobre 2025, insieme al modello 770.
I percipienti devono ricevere la propria certificazione entro il 16 marzo 2025.
Struttura della CU 2025 e principali novità
La Certificazione Unica 2025 include il frontespizio, con i dati del sostituto d’imposta, il Quadro CT, per la ricezione telematica dei modelli 730-4, e la sezione dedicata ai dati fiscali e previdenziali.
Tra le novità principali, spicca la nuova scadenza per la trasmissione dei redditi di lavoro autonomo abituale, ora fissata al 31 marzo. Sono stati aggiornati i campi relativi ai percipienti esteri, in linea con l’accordo tra Italia e Svizzera sulla doppia imposizione.
Altre modifiche riguardano il bonus Natale, un’indennità una tantum di 100 euro per lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro, e l’aggiornamento delle soglie per i fringe benefit, con dettagli distinti per chi ha figli a carico.
Un’importante novità riguarda anche il personale sanitario, con l’introduzione di un’imposta sostitutiva del 15% sui compensi per prestazioni aggiuntive finalizzate a ridurre le liste d’attesa.
Sanzioni per ritardi o omissioni
Il mancato invio della CU 2025 entro il 17 marzo comporta una sanzione di 100 euro per ogni certificazione omessa, errata o tardiva, fino a un massimo di 50.000 euro per sostituto d’imposta. Se la trasmissione avviene entro 60 giorni, la sanzione è ridotta a 33,33 euro per certificazione.
Conclusioni
Con la scadenza ormai vicina, è fondamentale completare l’invio della Certificazione Unica 2025 per evitare sanzioni. Se hai bisogno di supporto per la compilazione e la trasmissione del modello, contattaci per una consulenza personalizzata.