L’Assegno Unico Universale rappresenta la principale misura di sostegno economico per le famiglie con figli a carico. Dal 2022, ha sostituito gli assegni familiari e le detrazioni per figli a carico, diventando un contributo mensile erogato direttamente dall’INPS.
Nel 2025, sono stati aggiornati importi, limiti ISEE e criteri di accesso, in base alla rivalutazione ISTAT. Analizziamo nel dettaglio chi può richiederlo, quali sono le maggiorazioni previste e le modalità di pagamento.
Chi può richiedere l’Assegno Unico 2025?
L’Assegno Unico spetta alle famiglie con figli a carico ed è erogato fino al compimento del 21° anno di età. Per i figli con disabilità, non sono previsti limiti di età.
I requisiti principali per accedere alla misura sono:
- residenza in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, oppure un contratto di lavoro di almeno sei mesi
- ISEE inferiore a 45.939,56€ per ottenere l’importo massimo (ma è possibile richiederlo anche senza ISEE, ricevendo l’importo minimo)
- cittadinanza italiana o UE, oppure possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo per cittadini extra UE
L’Assegno Unico spetta anche per i figli maggiorenni fino a 21 anni, a condizione che:
- frequentino un corso scolastico, universitario o di formazione professionale
- svolgano un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito inferiore a 8.000€ annui.
Siano disoccupati e iscritti ai centri per l’impiego - partecipino al servizio civile universale
Importi Assegno Unico 2025: quanto spetta?
L’importo dell’Assegno Unico dipende dal valore ISEE, dal numero di figli e dalle eventuali maggiorazioni applicabili. Per il 2025, gli importi sono stati rivalutati dello 0,8% rispetto all’anno precedente.
ISEE 2025 | Importo per figlio minorenne | Importo per figlio 18 – 21 anni |
---|---|---|
Fino a 17.227,33€ | 201,00€ | 85,00€ |
Oltre 45.939,56€ (o senza ISEE) | 57,50€ | 25,00€ |
L’importo dell’Assegno Unico può essere incrementato nei seguenti casi:
- +50% per figli con meno di un anno
- +50% per famiglie con almeno tre figli e ISEE fino a 45.939,56€
- +150€ per famiglie con almeno quattro figli
- maggiorazioni per figli con disabilità, madri under 21 e secondo percettore di reddito
Le tabelle dettagliate sono state pubblicate dall’INPS con la circolare n. 33/2025.
Come fare domanda per l’Assegno Unico 2025?
Presentare domanda per l’Assegno Unico è un’operazione semplice e può essere fatta in diversi modi. Se la famiglia ha già ricevuto il contributo negli anni precedenti, non è necessario inoltrare una nuova richiesta. Tuttavia, per ottenere l’importo corretto, è fondamentale aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio 2025.
Chi invece deve fare domanda per la prima volta può farlo in qualsiasi momento dell’anno attraverso i seguenti canali:
- sito INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS
- App INPS Mobile, utilizzabile su smartphone e tablet
- Centri di Assistenza Fiscale (CAF) e Patronati, che offrono supporto nella compilazione
- Contact Center INPS, chiamando il numero dedicato
Se la domanda viene presentata entro il 30 giugno, si ha diritto a ricevere anche gli arretrati da marzo 2025. Le richieste inviate successivamente daranno diritto all’Assegno Unico solo a partire dal mese successivo alla presentazione.
Scadenze e pagamenti dell’Assegno Unico 2025
L’Assegno Unico viene pagato ogni mese direttamente dall’INPS, con accrediti che di solito avvengono intorno al 20 del mese. Tuttavia, le tempistiche possono variare in base alla situazione del nucleo familiare e alla tipologia di domanda presentata.
Per le famiglie che già percepiscono l’Assegno Unico, il pagamento seguirà il calendario stabilito dall’INPS e l’importo resterà invariato, a meno che non siano intervenute variazioni nella composizione familiare o nel reddito.
Se, invece, si presenta una nuova domanda, il primo accredito avverrà entro l’ultima settimana del mese successivo alla richiesta, comprendendo anche eventuali arretrati spettanti. Ad esempio, se si presenta la domanda a marzo, il primo pagamento arriverà ad aprile e includerà l’importo di marzo e aprile.
Nel caso in cui si verifichino cambiamenti importanti, come la nascita di un figlio, una separazione o una variazione del reddito, l’INPS provvederà a ricalcolare l’importo e ad effettuare eventuali conguagli nei mesi successivi.
Per tenere sotto controllo lo stato dei pagamenti e verificare gli accrediti, è possibile accedere al proprio Fascicolo Previdenziale INPS, disponibile online tramite SPID, CIE o CNS, oppure utilizzare il servizio di notifica dell’INPS per ricevere aggiornamenti direttamente sul proprio account.
Novità 2025: Assegno Unico escluso dal calcolo ISEE
Una delle principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 riguarda l’esclusione dell’Assegno Unico dal calcolo ISEE. Questo significa che l’importo ricevuto dalle famiglie non verrà più considerato come reddito ai fini della determinazione dell’indicatore economico.
Questa modifica porterà due vantaggi principali:
- ISEE più basso per molte famiglie, aumentando così le possibilità di accedere a bonus e agevolazioni con soglie più favorevoli
- nessun impatto su altre prestazioni collegate all’ISEE, come il bonus asilo nido e il bonus bebè 2025, che potranno essere percepiti con importi più elevati
In pratica, le famiglie che ricevono l’Assegno Unico potrebbero trovarsi in una fascia ISEE inferiore, ottenendo così maggiori benefici su altre misure di sostegno.
Come controllare lo stato della domanda e degli accrediti?
L’INPS mette a disposizione due strumenti per monitorare i pagamenti e verificare l’ammontare spettante:
- simulatore INPS che permette di calcolare l’importo teorico spettante, in base al proprio ISEE e alla composizione del nucleo familiare
- fascicolo previdenziale INPS accessibile con SPID, CIE o CNS, consente di controllare lo stato della domanda e le date di pagamento.
Conclusioni
L’Assegno Unico 2025 continua a rappresentare un sostegno essenziale per le famiglie con figli a carico, con importi aggiornati e una maggiore flessibilità nei criteri di accesso. Grazie alla recente modifica che esclude l’Assegno Unico dal calcolo ISEE, molte famiglie potranno beneficiare di una riduzione dell’indicatore economico, accedendo così a più agevolazioni.
Per ottenere il massimo dell’importo spettante, è fondamentale aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio 2025, comunicare eventuali variazioni familiari e presentare la domanda entro il 30 giugno per ricevere tutti gli arretrati.
Se hai dubbi sulla tua situazione o vuoi ricevere assistenza nella compilazione della domanda, puoi rivolgerti a un CAF o Patronato oppure consultare direttamente il sito dell’INPS.