Il regime forfettario è il regime naturale per tutti coloro che possiedono una partita Iva e rispettano determinati requisiti.
Il requisito senza dubbio più importante è quello determinato dal limite volume affari regime forfettario riteniamo quindi sia importante soffermarci oggi su questo aspetto.
Vediamo cosa succede nel 2019 per i contribuenti che adottano il regime forfettario.
In allegato alla legge di stabilità 2016, vi era una tabella che è stata valida fino al 31/12/2018 che identificava il limite del volume di affari in corrispondenza ai codici di attività ATECO 2007.
Dal primo gennaio 2019 questi limiti sono stati elevati ed unificati in uno solo pari a 65.000€.
Apri la partita IVA o cambia commercialista in 24 ore
Se ti abboni al servizio hai la dichiarazione dell'anno precedente a 150€ + IVA!
Tabella codici attività
Questa era la tabella dei codici ATECO in vigore fino al 31/12/ 2018.
Adesso la tabella resta valida solo per quanto riguarda la classificazione in base al codice Ateco ed il coefficiente di redditività.
Come già detto, il limite per tutte le attività è stato portato al valore di 65.000€.
La nuova tabella in vigore quindi è la seguente:
Limite fatturato 65.000 € – Coefficiente di Redditività 40%
Commercio all’ingrosso e al dettaglio
Limite fatturato 65.000 € – Coefficiente di Redditività 40%
Commercio ambulante e di prodotti alimentari e bevande
Limite fatturato 65.000 € – Coefficiente di Redditività 40%
Commercio ambulante di altri prodotti
Limite fatturato 65.000 € – Coefficiente di Redditività 54%
Costruzioni e attività immobiliari
Limite fatturato 65.000 € – Coefficiente di Redditività 86%
Intermediari del commercio
Limite fatturato 65.000 € – Coefficiente di Redditività 62%
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
Limite fatturato 65.000 € – Coefficiente di Redditività 40%
Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari ed assicurativi
Limite fatturato 65.000 € – Coefficiente di Redditività 78%
Altre attività economiche
Limite fatturato 65.000 € – Coefficiente di Redditività 67%
Vediamo due esempi
Un intermediario al commercio con codice Ateco 46.19.01.
Il volume d’affari nell’anno 2017 è stato pari a 10.000 €
Il volume d’affari nell’anno 2018 è identico, 10.000 €
Il reddito imponibile sarà calcolato cosi:
10.000 € x 62% = 6.200 €.
Imposta sostitutiva per il periodo 2018 = 6.200 x 15% = 930 €.
Può rimanere nel regime forfettario perché non ha superato la soglia prevista dalla legge.
Un architetto con codice Ateco 71.11.00.
Il volume d’affari nell’anno 2017 è stato pari a 10.000 €
Il volume d’affari nell’anno 2018 è identico, 10.000 €
Il reddito imponibile sarà calcolato cosi:
10.000 x 87% = 8.700 €
Imposta sostitutiva per il periodo 2018 = 8.700 x 15% = 1.305,00 €.
Può rimanere nel regime forfettario perché non ha superato la soglia prevista dalla legge.
Il superamento dei limiti dei ricavi o compensi nel 2019
La normativa fiscale nel regime forfettario, in caso di superamento dei limiti, è più mite rispetto alla norma che disciplina il regime dei minimi.
Il contribuente che supera il limite annuo di fatturato non decade immediatamente dal regime agevolato.
Questo anche se il contribuente ha incassato ingenti importi già ad inizio anno, resta per tutto il periodo d’imposta nel regime di provenienza.
Ovviamente se in sede di inizio attività o nel periodo d’imposta precedente, disponeva di tutti i requisiti per accedere al regime agevolato.
Per comprendere meglio il significato riferiamoci al primo esempio.
Nel caso in cui, l’intermediario di commercio nel periodo d’imposta 2018 abbia un volume d’affari pari a 300.000 € supera la soglia.
Questo, non comporta nessuna esclusione immediata dal regime forfettario, ossia nel corso dello stesso anno.
Determina però l’uscita dal regime forfettario a partire dal periodo d’imposta 2019.
Con il nostro abbonamento ci prendiamo cura della tua Partita IVA!
Sono disponibili molte soluzioni, a seconda delle tue reali esigenze lavorative.
Ad esempio Gestione Forfettario 2023: 299€ / anno
a cui puoi aggiungere la dichiarazione anno precedente con solo 150€!
Se non rispetti i limiti dei 85.000 € puoi abbonarti al nostro servizio
Gestione Semplificato 2023: 849€ / anno
Maggiori dettagli, puoi trovarli nella pagina dei prezzi
Per informazioni leggi come funziona il servizio e contattaci con il form qui sotto.
Salve,
Sono una docente di ruolo di scuola secondaria di 2 grado e attualmente gestisco, in forma non imprenditoriale, un’attività di casa vacanze in provincia di Napoli ed un’attività di Locazione Turistica per un appartamento a Roma.
Se decidessi di svolgere queste attività in forma imprenditoriale i quesiti che vorrei porvi sono:
1 Nel tetto massimo di 50000 euro di ricavi sarebbe compresa anche la mia retribuzione di dipendente MIUR?
2 Potrei utilizzare la stessa partita iva per le 2 proprietà che ho a reddito, purché non superi il tetto sopra menzionato?
3 Aprire una partita iva richiede necessariamente un tempo di 30 giorni?
Grazie
Buonasera Lucia, rispondiamo di seguito alle tue domande.
1) se hai un contratto da dipendente e apri la p.iva in regime forfettario, i due redditi non si cumulano tra loro.
2) a nostro avviso, potrai utilizzare la p.iva per entrambi i locali
3) assolutamente no, l’apertura della partita Iva può essere fatta in un giorno lavorativo. L’iscrizione in camera di commercio può richiedere dai 7 a 10 giorni a seconda dei tempi della CCIAA.
Se decidi di aprire l’attività valuta il nostro Servizio Go commerciante, che ti consente di aprirla gratis ed in tempi rapidi.
Cordiali saluti
Salve, anche per il regime dei minimi vale questo aumento?
Grazie,
Barbara
Buonasera Barbara, no l’aumento vale solo per il regime forfettario.
Cordiali saluti