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Come compilare il modello unico nel regime forfettario

Home > Fisco > Come compilare il modello unico nel regime forfettario

Hai una partita IVA in regime forfettario? Stai pensando di avviare una nuova attività?
Oggi ci occupiamo di come compilare il modello unico nel regime forfettario per l’anno 2020.
Nonostante che il regime forfettario offra notevoli semplificazioni, compilare il modello Unico non è semplice.

Importante: è fondamentale la compilazione del Quadro RS.
Vediamo quello che si evince con i chiarimenti della Circolare 10/E del 04 Aprile 2016.
E’ necessario oltre alla compilazione del Quadro LM, relativo alle contabilità agevolate (Minimi e Forfettari) anche compilare un prospetto nel Quadro RS.
Viene denominato appunto “regime forfettario per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni – Obblighi informativi”.

Le informazioni richieste riguarderanno il tipo di attività svolta e le modalità.
Devono essere compilati i righi da RS374 a RS378 se si svolge attività d’impresa.
Quando si svolge un arte o una professione, devono essere compilati i righi da RS379 a RS381.

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  • Come compilare il modello Unico nel regime forfettario
  • E nel caso di ritenute applicate erroneamente?
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Come compilare il modello Unico nel regime forfettario

Proseguiamo e vediamo cosa viene richiesto per gli esercenti attività d’impresa:

  • il numero di giornate retribuite ai dipendenti;
  • il numero degli automezzi utilizzati nell’attività;
  • i costi sostenuti per l’acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci;
  • i costi sostenuti per godimento beni di terzi;
  • spese per l’acquisto di carburante degli automezzi.

Per i liberi professionisti viene richiesto:

  • il numero di giornate retribuite ai dipendenti
  • compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferente l’attività professionale o artistica
  • consumi generali

Un ulteriore novità rispetto al vecchio regime dei minimi è che i forfettari, non possono assumere la figura di sostituto d’imposta.
Ne consegue che non possono versare le ritenute d’acconto nei confronti dei professionisti.
Le ritenute non pagate dovranno essere indicate nei righi RS371-RS372-RS373, insieme al codice fiscale del relativo professionista.

La Circolare 10/E dell’Agenzia delle Entrate, ribadisce che anche per i contribuenti Forfettari sia importante conservare le fatture di acquisto.
Ricordati quindi di conservarle anche se non diventano rilevanti per la determinazione del reddito imponibile.

Sempre nel Quadro LM, al Rigo LM 21, devono essere indicate la sussistenza del rispetto dei requisiti di accesso al Regime Forfettario.
Vediamo meglio in dettaglio questo aspetto:

  • sussistenza requisiti di accesso regime (art. 1 comma 54)
  • assenze cause ostative applicazione regime (art. 1 comma 57)
  • nuova attività (art. 1 comma 65), utile per capire sell’imposta sostitutiva deve essere ridotta dal 15% al 5%.

E nel caso di ritenute applicate erroneamente?

Se sulle fatture è stata applicata per errore la ritenuta d’acconto, e non puoi più rimediare, è possibile recuperarla in due modi.
Richiedere il rimborso tramite modello UNICO oppure inserirle nel quadro RS al rigo RS40 “Ritenute regime di vantaggio – casi particolari”.
Con la seconda opzione sarà scalata direttamente sul saldo dell’imposta sostitutiva scaturita dal quadro LM.

La normativa ha semplificato il regime forfettario sia negli adempimenti che nella determinazione del reddito.
Nonostante questo, la compilazione del modello Unico per il regime forfettario non è sicuramente semplice.
Per venire incontro a tutti i contribuenti che hanno adottato il regime forfettario, abbiamo preparato un pacchetto all inclusive.

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Dalla compilazione della dichiarazione dei redditi fino all’assistenza necessaria per la tua attività.
Visita la scheda prodotto o richiedici maggiori informazioni tramite l’apposita pagina.

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    Commenti

    1. ALESSANDRO dice

      25 Febbraio 2017 alle 17:24

      oltre ai quadri chiaramente indicati
      quali altri quadri devono essere compilati?
      -fabbricati (abitazione principale)
      quadro rn
      quadro rx

      Rispondi
      • Staff dice

        27 Febbraio 2017 alle 17:08

        Buonasera Alessandro,
        Un contribuente nel regime forfettario si può trovare a compilare altri quadri oltre a quelli indicati nell’articolo, ma questo dipende dalle sue personali “specifiche”.
        Ad esempio, un contribuente forfettario con anche un lavoro da dipendente dovrà compilare il quadro RC per indicare i redditi percepiti come subordinato. Oppure il quadro RR, relativo alla contribuzione INPS, deve essere compilato se il contribuente è iscritto alle segueni gestioni previdenziali: Gestione separata INPS, Artigiani, Commercianti o se iscritto alla CIPAG (cassa italiana previdenza e assistenza geometri).
        Il quadro RB deve essere compilato se si è in possesso di fabbricati, mente il quadro RN è dove vengono riportati i redditi tassati secondo l’IRPEF ordinaria e si compila automaticamente, così come il quadro RX relativo ai rimborsi o alle compensazioni dei crediti.
        Cordiali Saluti

        Rispondi
    2. Barbara dice

      26 Giugno 2017 alle 07:55

      Buongiorno, sono un lavoratore autonomo presso la Rai, e vorrei informazioni sulla compilazione del quadro RS381. Non capisco perché c’è scritto che bisogna dichiarare i consumi (auto, energia eletrica, ecc…) se poi il regime forfetario non prevede che possano essere scalati dal reddito in quanto si applica già il coefficiente a forfait, per l’appunto. Inoltre, se devo indicarli per motivi statistici, cosa devo indicare? Le spese per l’energia elettrica del mio appartamento anche se non svolgo lì la mia attività? Le spese auto e carburante (quindi devo comunque tenere una carta carburante anche se non posso scalarlo poi dal reddito?). Le spese telefoniche, anche se ho una ricaricabile e quindi non un contratto legato alla partita iva?
      Grazie

      Rispondi
      • Staff dice

        26 Giugno 2017 alle 15:51

        Buonasera Barbara, i dati da riportare nelle righe da RS379 a RS381 sono richiesti solo a titolo informativo. Come riportato dalla Circolare 10/E del 2016, devono essere inseriti in queste righe solamente i costi sostenuti nel periodo di imposta per i quali si è effettivamente ricevuto la fattura/ricevuta, pertanto se il contratto telefonico non è collegato alla partita Iva e se l’abitazione non è utilizzata per svolgere l’attività a nostro avviso non dovranno essere inseriti tali dati. Per quanto riguarda l’auto si consiglia di tenere una scheda carburante per monitorare i costi sostenuti anche se irrilevanti al fine della determinazione del reddito.
        Cordiali saluti

        Rispondi
    3. Susy dice

      12 Ottobre 2017 alle 20:13

      Buonasera, vorrei chiedervi un piccolo chiarimento: ho aperto p.iva nel 2016 come veterinaria free lance a domicilio dei pazienti, con il regime forfettario. Non sapendo finora di doverlo fare, non ho mai fatto in modo di avere le ricevute dei rifornimenti di carburante, pur avendo sempre tenuto nota privata della spesa; per il mio lavoro, inoltre, uso la mia normale scheda telefonica ricaricabile privata, non collegata a partita iva. La mia domanda è: nel quadro RS, per i consumi rispettivi -di cui dunque non ho documentazione- devo indicare “zero”? In caso di risposta affermativa, ciò non mi espone a dei rischi, essendo comunque una dichiarazione di fatto non veritiera?
      E per il futuro, per quanto riguarda l’auto, è sufficiente la scheda carburante o devo comportarmi in un altro modo?
      Grazie per una vostra cortese risposta.
      Susy

      Rispondi
      • Staff dice

        13 Ottobre 2017 alle 15:44

        Buonasera Susy, la risposta al suo legittimo quesito, potrebbe essere trovata a pagina 31 della Circolare dell’Agenzia delle entrate n° 10/e del 2016.
        La circolare riporta infatti che “coerentemente con gli adempimenti richiesti ai contribuenti e alle significative semplificazioni loro riconosciute – i dati richiesti nel prospetto dichiarativo devono essere indicati con riguardo alla documentazione ricevuta o messa da tali soggetti. Ad esempio, le informazioni relative ai costi richieste […] dovranno essere dichiarate solo laddove i contribuenti abbiano ricevuto la relativa documentazione fiscale…”.
        Pertanto, in assenza dei documenti comprovanti la spesa non dovranno essere indicati i costi sostenuti.
        Per il futuro per quanto riguarda l’auto, può essere utilizzato alternativamente o sempre la scheda carburante o sempre il pagamento tramite carta di credito o bancomat.
        Cordiali saluti.

        Rispondi

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