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Doppi contributi per lo psicologo

Home > Esperto risponde > Doppi contributi per lo psicologo

Cos’è il regime forfettario e come funziona per l’anno 2023? Esistono dei requisiti da rispettare per la sua applicazione? Ci sono vantaggi o agevolazioni per chi decide di utilizzarlo per la sua partita Iva? Come funziona la tassazione e la previdenza? Se stai cercando queste risposte e quali sono i requisiti necessari per poterlo applicare alla tua partita IVA, sei atterrato sulla pagina giusta!

Un nostro lettore Francesco di Foggia ci chiede maggiori informazioni in merito a doppi contributi per lo psicologo.

Il forfettario è l’unico regime fiscale agevolato attualmente disponibile in Italia.
Spesso viene anche definito flat tax, perché prevede un’aliquota fissa del 15% sull’imponibile che si riduce addirittura al 5% per tutti coloro che iniziano una nuova attività, come il nostro lettore Antonio.

In sostanza è un regime molto conveniente, in vigore ormai dal 2015, che prende il posto di del regime dei minimi, il precedente regime agevolato in vigore nel nostro paese. Per conoscere tutti gli aspetti del regime forfettario in questo 2023 ti conviene leggere anche la nostra guida completa al regime forfettario.

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  • La nostra risposta a Francesco
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Doppi contributi per lo psicologo

Sono uno psicologo e lavoro come libero professionista presso una Rsa psichiatrica convenzionata con l’Asl.
Ho un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Parallelamente alla mia attività da dipendente tengo apertura una partita Iva con la quale fatturo le mie prestazioni di libero professionista.

Il reddito da lavoro dipendente è stato negli anni sistematicamente superiore.
Vi chiedo se è giusto che io sia assoggettato contemporamente a due casse previdenziali l’Enpap (Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi) e quella inerente il lavoro subordinato.

Oltre alla questione contributivo mi chiedo se è altrettanto giusto che le tassazioni dei due redditi debbano sommarsi e se tale somma debba essere la base contributiva per l’Enpap.
Vi ringrazio per l’attenzione.

Francesco – Foggia

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La nostra risposta a Francesco

Buonasera Francesco e grazie per la tua domanda relativa su doppi contributi per lo psicologo alla quale rispondiamo molto volentieri.
Il regolamento dell’Enpap ammette la doppia iscrizione a una forma di previdenza per lavoro subordinato, con l’iscrizione alla Cassa previdenziale.
I contributi dovuti a quest’ultima sono da calcolare sul reddito professionale netto di lavoro autonomo e non come invece sembra sottintendere il lettore sulla base imponibile complessiva.

In questo secondo caso assisteremmo ad un doppio pagamento contributivo sul medesimo flusso reddituale.
Pertanto, i contributi all’Enpap vanno versati solo rispetto ai compensi percepiti e dichiarati fiscalmente in relazione all’attività libero professionale.
Per le retribuzioni percepite come dipendente, è il datore di lavoro a preoccuparsi di gestire il relativo versamento all’Ago (assicurazione generale obbligatoria) Inps dipendenti.

Anche sotto l’aspetto fiscale consigliamo al lettore di vagliare attentamente se lo stesso possa adottare il regime fiscale forfettario che presenta indubbi vantaggi.
Si rammenta in questa sede che l’adozione del regime forfettario quale regime agevolativo delle partite Iva marginali non è più vincolato dal 2016 da requisiti stringenti quali l’età anagrafica ma è un regime naturale.

Nel periodo d’imposta 2023 la soglia dei compensi che consentono l’adozione del regime forfettario risulta pari ad euro 85.000 mentre il coefficiente di redditività è stato individuato nel 78%.
La convenienza fiscale per il tuo è particolarmente evidente laddove si confronti l’aliquota marginale a cui assoggettare a tassazione i redditi professionali nel caso di tassazione ordinaria con l’aliquota dell’imposta sostitutiva in applicazione del regime forfettario pari al 15% o addirittura ridotta al 5% nei primi 5 anni anni di esercizio della processione.

Un saluto

Lo Staff di regimeminimi.com

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    Interazioni del lettore

    Commenti

    1. Natalina dice

      3 Marzo 2024 alle 05:22

      Sono una docente di ruolo,contemporaneamente svolgo attività di psicologa psicoterapeuta con studio personale. Ai fini pensionistici andrò in pensione con Inps ( maggiore contribuzione legata al reddito), i contributi versati allEmpap andranno persi oppure si può fare il cumulo, o altro alle condizioni attuali

      Rispondi
      • Staff dice

        6 Marzo 2024 alle 11:21

        Buongiorno, grazie per averci contattato, sicuramente la cosa migliore o consultare la propria cassa di previdenza in modo da capire se ai fini ENPAP ha raggiunto il minimo di versamenti per richiedere il trattamento pensionistico anche per la parte da libero professionista.
        Cordiali saluti

        Rispondi
    2. Paola dice

      24 Settembre 2024 alle 12:18

      Salve, io sono una psicologa/psicoterapeuta, sono iscritta alla gestione separata da due anni e mezzo per un lavoro con l’università ma vorrei iniziare anche l’attività privata con partita iva e, dunque, iscrivermi anche all’enpap. Tra qualche mese andrò in maternità e mi hanno consigliato di non iscrivermi ora all’enpap perché altrimenti perderei la maternità pagata dalla gestione separata. È vero? Mi conviene rimandare l’avvio dell’attività privata o posso essere iscritta ad entrambe le casse senza perdere il diritto di ricevere il sostegno di maternità da parte della gestione separata?

      Rispondi
      • Staff dice

        25 Settembre 2024 alle 18:12

        Buonasera, la ringraziamo per il suo commento. La maternità pagata dall’INPS viene ridotta o cancellata in caso di parallelo pagamento da parte di un’altra cassa previdenziale.
        Si consiglia il consulto diretto con la cassa di previdenza ENPAP. Cordiali saluti

        Rispondi

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