Gli idraulici, sono una categoria di artigiani veramente indispensabile quando si costruiscono o si ristrutturano ambienti civili ed industriali.
Spesso ne capiamo l’importanza quando nella nostra casa, ci troviamo di fronte a piccoli o grandi problemi e dobbiamo necessariamente ricorrere al loro intervento.
Se svolgi questa attività, sicuramente sei alla ricerca di un commercialista per idraulici che ti aiuti a gestire la parte fiscale della tua attività ad un prezzo contenuto.
Nell’articolo di oggi, ci occupiamo di questo argomento ed affrontiamo i temi più rilevanti sotto l’aspetto fiscale sia per la gestione che per l’apertura di questa attività.
In modo particolare ci soffermiamo sui contributi INPS da versare, le tasse da pagare e le agevolazioni che il regime forfettario offre a chi lo adotta.
Se avessi bisogno di un chiarimento sui temi trattati ti invitiamo a lasciare un commento alla fine dell’articolo e ti risponderemo appena possibile.
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Il mestiere di idraulico
Un idraulico è un artigiano e può occuparsi di molte cose.
In ambito di manutenzione ed installazione vediamo alcune delle sue mansioni principali:
- tubature gas ed acqua;
- impianti idraulici, sanitari ed igenici;
- condizionamento e riscaldamento.
Uno dei settori in cui è maggiormente richiesto il suo intervento, è sicuramente quello dell’edilizia civile ed industriale.
Durante la costruzione di abitazioni, uffici, edifici industriali la sua presenza è fondamentale per garantire la corretta installazione degli impianti tecnologici di sua competenza.
Oggi alcune imprese idrauliche, si occupano in parte anche di isolamento termico ed installazione di pannelli solari.
Vediamo quando si apre l’attività quali possono essere i codici ATECO più adatti:
- 43.22 che corrisponde ad Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria;
- 43.29 che corrisponde ad Altri lavori di costruzione ed installazione.
Per gestire fiscalmente l’attività è possibile adottare il regime forfettario, un regime agevolato particolarmente conveniente, ne parliamo più avanti.
Come diventare idraulici
Ovviamente, per svolgere qualche lavoretto idraulico in casa di amici o parenti non serve avere una qualifica specifica.
Se si ha l’ambizione di diventare idraulici professionisti, si ha necessariamente bisogno di una preparazione specialistica.
E’ possibile avviare un’attività di idraulico seguendo varie modalità:
- fare pratica presso un’azienda già avviata per un determinato periodo di tempo;
- conseguire un diploma tecnico o professionale;
- frequentare un corso professionale con il conseguimento di una qualifica.
La scelta del metodo più adatto è indubbiamente soggettiva ed in base alle capacità del soggetto in questione.
Il regime forfettario per l’idraulico
Come abbiamo già accennato, in Italia esiste un regime agevolato particolarmente conveniente il regime forfettario, vediamo di cosa si tratta.
Innanzitutto vediamo il caso di un idraulico che ha già una ditta attiva.
Se nel 2022 eri in contabilità ordinaria o semplificata e non hai fatturato più di 85.000 €, nel 2023 puoi adottare il regime forfettario.
Sarai soggetto ad un imposta sostitutiva del 15%, che ti ricordiamo sostituisce l’IRPEF del semplificato.
Se invece apri l’attività nel corso del 2023, e rispetti i requisiti richiesti, puoi adottare il regime forfettario con un imposta sostitutiva del 5% per i primi 5 anni di attività.
In entrambi i casi il coefficiente di redditività da applicare è dell’86%.
Di seguito vediamo i requisiti richiesti per l’applicazione dell’aliquota al 5%:
- non aver esercitato, nei 3 anni precedenti l’inizio dell’attività di cui al comma 54, attività artistica, professionale ovvero d’impresa, anche in forma associata o familiare;
- l’attività non deve costituire in nessun modo mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui l’attività precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni;
- in caso di prosecuzione di attività svolta in precedenza da altro soggetto, l’ammontare dei relativi ricavi e compensi, realizzati nel periodo d’imposta precedente quello di riconoscimento del predetto beneficio, non sia superiore ai limiti di cui al comma 54.
Ti ricordiamo che il coefficiente di redditività, serve per calcolare i costi a forfait e determinare il reddito imponibile partendo dal reddito lordo.
Riepilogando, i requisiti richiesti per adottare o per rimanere nel regime forfettario sono:
- non aver percepito al 31/12/2019 compensi e ricavi superiori a 85.000€;
- non superare la soglia di 85.000 € di ricavi / compensi nel 2022 per applicarlo anche nel 2023.
Adottare il regime forfettario, significa anche usufruire di molte agevolazioni, come la non applicazione dell’Iva in fattura e le semplificazione nella tenuta della contabilità.
Inoltre, un idraulico in regime forfettario può usufruire di un’ulteriore agevolazione del 35% sui contributi previdenziali INPS rispetto a quelli solitamente dovuti.
I contributi INPS
L’idraulico, come tutti gli artigiani deve iscriversi alla Gestione INPS artigiani.
Le aliquote contributive per il 2023 sono pari al 24% del reddito.
Nonostante questo aspetto, tieni presente che ci sono delle eccezioni:
- artigiani e commercianti con più di 65 anni già pensionati;
- artigiani e commercianti con meno di 21 anni.
I contribuenti che hanno più di 65 anni di età, usufruiscono di una riduzione del 50% del totale dei contributi dovuti solitamente.
Invece i contribuenti che hanno meno di 21 anni di età, godono delle agevolazioni previste dall’art. 1, comma 2, della Legge 2 Agosto 1990, n. 233.
Esiste un reddito minimale sul quale conteggiare i contributi ed è di 17.504 €.
Tutti coloro che decidono di adottare il regime forfettario, godono di una particolare agevolazione pari al 35% rispetto a chi non adotta il forfettario.
Se viene superato il reddito minimale di 17.504 €, sarà necessario versare un’ulteriore quota del 24% calcolata sull’eccedenza.
Nel caso il proprio fatturato risulta inferiore o uguale al minimale, sarà sufficiente versare la somma di 4.208,40 €
I versamenti dei contributi INPS, vanno effettuati tramite F24 e le scadenze, si distinguono in base alla tipologia di contributo.
Per il pagamento dei contributi minimi le scadenze previste sono:
- 18 Maggio 2023
- 22 Agosto 2023
- 18 Novembre 2023
- 18 Febbraio 2024
Le quote eccedenti il minimale dei contributi da versare, invece sono da pagare entro i termini relativi al pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche.
Di seguito un esempio di calcolo dell’imposta sostitutiva per un idraulico.
Esempio di calcolo
Per riassumere quello che abbiamo detto, facciamo un esempio con una piccola simulazione sul calcolo dei contributi.
Prendiamo come esempio il caso di un idraulico in regime forfettario che nel 2019 ha incassato 12.900 € :
coefficiente di redditività è 86%
imposta sostitutiva 5%
aliquota versamento contributi 24% con riduzione del 35%
contributo di maternità 7,42 €
Base imponibile sarà di: 12.900 € x 86% = 11.094 €
Imposte sui redditi: 11.094 € x 5% = 640,70 €
Avendo una Base imponibile inferiore ai 17.504 €, sono sufficienti i contributi fissi pagati trimestralmente di 4.208,40 €.
Oppure di 2.735,46 € se si è richiesta la riduzione del 35%.
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